Pubblicata dall’Azienda Universitaria Ospedaliera Renato Dulbecco di Catanzaro, la delibera n. 115/2024, del 29/01/2024 con all’oggetto “Costituzione delegazione trattante parte pubblica e sindacale Area Comparto”. Si potrebbe esultare per la designazione di tutti componenti di un organismo che dovrebbe lavorare alacremente per la chiusura di importanti obiettivi contrattuali che riguardano la vita professionale di tutti lavoratori della Dulbecco ma la prudenza è d’obbligo vista la mancata attribuzione della PEO 2022 e dei DEP 2023 evidenziata dal S.I. COBAS sugli organi di informazione. Ricordare agli attori principali della contrattazione che, la discussione sui DEP 2024 deve iniziare al più presto per evitare la debacle 2022/2023, dovrebbe essere superfluo ed osservando con attenzione i componenti di parte sindacale, noamo l’importazione di sindacalismo di rilievo come la coordinatrice della RSU dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, la Dott.ssa Antonella Drosi ed il Dott. Filippo Forti responsabile del Nursind, anch’esso componente della RSU dell’ASP di Catanzaro, ai quali probabilmente ci si affida per riuscire a condurre in porto ciò che è stato possibile fare in ASP ed impossibile fare nell’ex Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro per gli anni 2022/2023 e nell’ex Materdomini per l’anno 2023. Resta invariata la composizione della delegazione trattante RSU con ben 4 vice coordinatori, ma vogliamo pensare che più si è, meglio è come racconta la scrittrice Anne Fine in uno dei suo lavori letterari di maggior successo, auspicando non venga considerato un mantra per trovare la giusta ispirazione,con la finalità di riuscire a difendere gli interessi di tutti quei lavoratori onesti che tirano il carro o la carretta, fate voi!! Il 2024 sembra iniziato con il botto, dobbiamo però necessariamente osservare che le questioni sollevate dal S.I. COBAS e portate all’attenzione del Commissario Straordinario, la Dott.ssa Simona Carbone, restano purtroppo inascoltate. Per quanto anzidetto, ci riserviamo il ricorso all’Ispettorato del Lavoro, ai NAS ed alla Procura della Repubblica di Catanzaro alla quale abbiamo relazionato proprio in questi giorni. Con riconoscenza.

Coordinatore Regionale S.I. COBAS Sicilia e Calabria Roberto Laudini*