Non bastano queste restrizioni per la pandemia anche il più necessario dei bisogni quello fisiologico viene negato.Il normale recarsi in bagno è diventato quasi un’oasi nel deserto.Mi auguro soltanto che sia stata soltanto una momentanea problematica dovuta a causa di qualche guasto. Comunque dopo questa premessa espongo in narrativa il disagio accaduto nella linea ferroviaria tra le stazioni di Putignano e Noci dove per ovvi motivi di lavoro mi spostavo con una certa frequenza. Nel mese di aprile e maggio mi capitò di arrivare in anticipo alla stazione ferroviaria di Putignano e manifestai il bisogno di andare in bagno ma quando arrivai all’accesso della porta d’ingresso anticipata da un cancello provai a girare la maniglia diverse volte ma era chiuso, nei giorni seguenti dall’altra stazione di Noci nel primo pomeriggio intorno alle 15:30 stessa identica cosa porte serrate sia lato uomini che donne, da la non ci feci tanto caso ma successivamente mi ritrovai a scendere sempre questa volta a Putignano e dietro di me una signora anziana mi chiese dove si trovavano i servizi e io gli indicai, subito mi ritornarono in mente quegli accaduti e mi spinsi a seguire la donna che appena giro’ l’angolo provò a riaprire quel cancello ed era ancora chiuso e la sentì borbottare giustamente.Ora penso dato che da un anno a questa parte non si parla altro di lavaggio delle mani, sanificazione degli ambienti e quant’altro, invece di migliorare i servizi si creano ancora più disagi considerando anche un luogo pubblico come le stazioni dove gente ne transita abbastanza e di certi servizi essenziali non si dovrebbe fare proprio a meno.
Giuseppe Ierace
A.I.S.A Sez. Di Udine
Associazione Italiana Sicurezza Ambientale
Consigliere